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sabato 29 ottobre 2016

In ricordo di Reyhaneh Jabbari





In ricordo di Reyhaneh Jabbari

Hai preferito andartene spiegando le tue ali bianche
anziché sporcare la tua dignità
svilire la tua bellezza
rinnegare la tua libertà
quella che nasce dal coraggio del Vero.
Pugnalasti per difenderti
e ti hanno impiccata
perché certe leggi sono fatte da uomini
che non sopportano donne consapevoli e fiere.
Eri colpe
vole di essere donna
giovane moderna gentile forte e bella.
Al processo non hai pianto
non ti sei disperata
non hai chiesto perdono.
Avresti potuto salvarti
rinnegando ciò che ti era successo.
Hai preferito morire e donare i tuoi occhi
il tuo cuore la tua pelle
a che non diventino polvere
ma continuino a celebrare vita.
Quante e quanti
avrebbero avuto il tuo coraggio
il coraggio della vera bellezza
in un mondo che troppo spesso la ignora
il coraggio della verità
in un mondo che in ogni istante la calpesta
il coraggio della responsabilità.
Perché chi non si piega alla menzogna
 restituisce al mondo intero dignità
e chi muore ingiustamente
per mano di un simile
preservando il candore della sua anima
dona luce al mondo intero.


Maria Letizia Del Zompo

Per chi vuole leggere la discussione su questa poesia già pubblicata su twitter nel 2014

venerdì 28 ottobre 2016

Omaggio a Pino Daniele






"Quando" di Pino Daniele

Cantata da Maria Letizia Del Zompo
a cappella

Tu dimmi quando, quando
dove sono i tuoi occhi e la tua bocca
forse in Africa che importa.
Tu dimmi quando, quando
dove sono le tue mani ed il tuo naso
verso un giorno disperato
ma io ho sete
ho sete ancora.
Tu dimmi quando, quando
non guardarmi adesso amore
sono stanco
perché penso al futuro.
Tu dimmi quando, quando
siamo angeli
che cercano un sorriso
non nascondere il tuo viso
perché ho sete, ho sete ancora.
E vivrò, sì vivrò
tutto il giorno per vederti andar via
fra i ricordi e questa strana pazzia
e il paradiso, che non esiste
chi vuole un figlio non insiste.
Tu dimmi quando, quando
ho bisogni di te almeno un'ora
per dirti che ti odio ancora.
Tu dimmi quando, quando
lo sai che non ti avrò e sul tuo viso
sta per nascere un sorriso
ed io ho sete, ho sete ancora.
E vivrò, sì vivrò
tutto il giorno per vederti andare via
fra i ricordi e questa strana pazzia
e il paradiso, che non esiste
chi vuole un figlio non insiste.