Lui
Cuore
mio
che
nel mio regno entrasti
dileguando
l'atavica polvere
del
mio dolore.
Tu
recasti nel mio nido d'ombra
il
rabbioso candore
di
chi morde la vita
da
affamato vagabondo.
Lei
E
tu
anima
mia
con
il tuo passo felpato
e
il gesto dolce
delle
tue mani scarne
mi
donasti il sapore remoto del mondo
l'eco
dell'universo
che
instancabile rincorre le stelle.
Insieme
L'alito
trepido
delle
nostre anime antiche
s'incontrò
nell'eterno
cerchio del tempo
e
divenne raggio
che
tremulo or congiunge
le
immortali sponde
del
grande sogno.
Maria
Letizia Del Zompo
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