martedì 9 maggio 2017

Forse è perché da sempre amo scrivere



Forse è perché da sempre amo scrivere, come amo la musica e qualche volta mi invento qualche nota.
Forse perché amo i processi creativi in generale, siano essi inventarsi una ricetta, allestire un giardino che ricrei mente e cuore, concepire un marchingegno, disegnare un quadro, ideare un edificio, creare un oggetto.
Forse perché ritengo l’atto creativo in sé un atto di bellezza, un improbabile guizzo di luce nel buio, per quanto piccolo e magari insignificante negli occhi degli altri. Forse perché so e immagino quanto sudore emotivo, fisico, mentale ci possa essere dietro. 



Ecco per tutti questi motivi e altri che mi verranno in mente, ritengo giusto che ognuno dia “a Cesare quel che è di Cesare”, onori, riconosca all’altro il suo contributo alla bellezza. È un fatto di onestà, di riconoscenza, di sincerità.
E soprattutto è un passo verso se stessi e verso una vita che ci soddisfi di più.


Perché? Perché “appropriarsi” dei sudori altrui, qualunque essi siano, senza onorare, fa parte di una mentalità dell’apparenza e dell’opportunismo. E una vita fatta di apparenze, di io surrogati e presi in prestito, di piccole e grandi menzogne per suscitare l’ammirazione degli altri, è la via più semplice e diretta per una vita infelice, mentre tutti dichiarano di essere alla ricerca della propria felicità, non sapendo bene cosa significhi.

Una vita felice è una vita vissuta nella verità, anche quando fa male. Perché il dolore non è il rivale della felicità ma è solo l’altra faccia della gioia. L’antagonista della felicità, il suo killer, è la menzogna, piccola o grande che essa sia.

Avere il coraggio della verità significa avere il coraggio di essere felici.


Maria Letizia Del Zompo

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