La costringeva a bastarsi, la costringeva a
mobilizzare tutto il proprio coraggio, a non aver paura del vuoto perché aveva
ali da spiegare, a non temere il silenzio perché
aveva voci da ascoltare e melodie da cantare, ad accogliere la solitudine,
perché aveva il mondo da custodire.
La costringeva a
divenire se stessa, a guardarsi con gli occhi dell’amore. La costringeva a dare
il meglio di sé.
E lei lo beveva come
fosse acqua, lo respirava come fosse ossigeno, si nutriva di lui come fosse
pane. Ma sapeva che l’ossigeno, l’acqua, il pane erano dentro di lei. Lui era
il suo specchio. In lui brillavano decantati tutti i suoi sogni.
Lo guardava e vedeva la
propria vita. Un fiume in piena che correva verso il mare.
Testo di
Maria Letizia Del Zompo

Leggerti è una garanzia di respiro del cuore. Complimenti come sempre 💖
RispondiEliminaGrazie Lucia, di 💖
EliminaLe tue parole fanno bene all'anima e al cuore.
RispondiEliminaChe complimento meraviglioso! Grazie di 💖
EliminaChe complimento meraviglioso! Grazie di 💖
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